Chi ha paura di Venezia? – Nico Stringa

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DAL CATALOGO “INSEGUIRE VENEZIA” 2017

Quante volte è stata pronosticata, sulla scia del racconto di Thomas Mann, anche la morte di Venezia? Non mancano, è vero, i segnali di deterioramento, anzi si accrescono i motivi di preoccupazione, di ansia e di allarme per le sorti della città “anadiomene”. Ma quando la paura per Venezia si è trasformata in paura di Venezia? Leggi tutto “Chi ha paura di Venezia? – Nico Stringa”

Paolo del Giudice: Venezia dentro – Pierpaolo Luderin

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DAL CATALOGO “INSEGUIRE VENEZIA” 2017

È una Venezia inusuale, insolita, che poco o quasi nulla concede al pittoresco, quella di Paolo Del Giudice. Nei suoi dipinti ci invita a una visita e a una visione attente e sensibili ai diversi angoli e aspetti della città, indugiando su chiese, case e palazzi, su rii, canali e ponti, su finestre e portoni magari semiaperti con uno sguardo assolutamente nuovo, come se fosse la prima volta, anche se la sua opera ci testimonia di un lungo rapporto con la città d’acqua e di pietra, fatto di “tentativi di immersione” come egli stesso conferma. Non è solo un rapporto con l’esterno della città. Quando e ove possibile l’artista penetra all’interno delle calli, dei campi, dei palazzi e soprattutto delle chiese, calandosi appieno nella storia, nell’architettura, nell’arte e persino nella sacralità dei diversi luoghi. Leggi tutto “Paolo del Giudice: Venezia dentro – Pierpaolo Luderin”

Memorie di carta – Paolo del Giudice

Un omaggio alla carta e al libro nell’epoca della memoria digitale.

Dal fascino delle grandiose biblioteche storiche italiane, agli obsoleti archivi cartacei, alla penombra delle librerie domestiche, fino alla leggerezza del foglio di carta, appunto o spartito musicale, carta e cartaccia sui marciapiedi e i luoghi abbando-nati, manifesto strappato sui muri delle periferie. Leggi tutto “Memorie di carta – Paolo del Giudice”

Con i poeti ci vuole leggerezza – Paolo del Giudice

Con i poeti ci vuole leggerezza. Così ho scritto a caldo pochi mesi fa sul retro di un quasi trasparente volto di Andrea Zanzotto, dipinto di getto e appena terminato.

Come una vena carsica la figura umana, ossessione monotematica della mia pittura fino ai primi anni ottanta, è ricomparsa, nel 1988, in alcuni volti di Pier Paolo Pasolini, all’interno di una rassegna di paesaggi urbani e relitti del mondo contemporaneo accompagnata da un mio breve testo significativamente intitolato Dedicato a Pasolini. Leggi tutto “Con i poeti ci vuole leggerezza – Paolo del Giudice”

Una città e il suo doppio – Gianfranco Bettin

…Le straordinarie navi di Del Giudice, immerse nel colore e nelle opalescenze di una bruma, o di un’alba incerta di fumi e vapori, sono sintesi dei magnifici antichi colori veneziani e delle tinte ribollite e a volte bruciate nei forni industriali nei giorni dominati dal respiro pesante e nebbioso del grande polo petrolchimico. Sono le navi dell’Arsenale e sono i carghi, i rimorchiatori, le bettoline e le petroliere. E sono anche i grandi camion, che proseguono su terra il percorso che viene dal mare. Leggi tutto “Una città e il suo doppio – Gianfranco Bettin”

Viaggio in Italia – Marco Lodoli

……Paolo Del Giudice è un pittore che ama e soffre la caducità dell’esistenza. Chi guarda i suoi quadri ha l’impressione di vedere apparire dal nulla le diverse forme naturali e artistiche, che mai si paralizzano in una certezza definitiva, in una consistenza invulnerabile, ma vibrando combattono il nulla che le avvolge. O meglio: queste immagini a volte più che affacciarsi dal vuoto, spesso paiono sul punto di svanire, hanno la malinconia di un saluto sulla banchina del tempo. Leggi tutto “Viaggio in Italia – Marco Lodoli”

Memorie visive come architetture dello spirito – Mario Guderzo

Avvicinarsi alla pittura di Paolo Del Giudice è come immergersi in una città in cui si è sollecitati da liquide sensazioni provocate dalle architetture che costituiscono parte della comune memoria. A rivedere le grandi tele, a volte assemblate a trittico, sembra quasi di ripercorrere la mappa di un territorio che teorizza in sequenza facciate di chiese e di palazzi ad interrompere le vie, ma che determina, secondo i modi di una fedeltà duratura, espressioni nuove, tese a superare il piano stesso della realtà. Leggi tutto “Memorie visive come architetture dello spirito – Mario Guderzo”